A scuola di…giallo!

Per la quarta puntata di “A scuola di…giallo!” oggi proponiamo due racconti brevi molto diversi fra loro, ma che riservano entrambi sorprese finali. Siete pronti? Buona lettura!

OMICIDIO IN HOTEL

Era l’11 di settembre quando la miliardaria Elena venne trovata morta nella sua lussuosa camera d’hotel.
Tutto iniziò quando la madre Maria chiamò sua figlia per comunicarle che sarebbero andate al Miramar, uno degli hotel più prestigiosi di Màlaga. Elena fu molto felice, così partirono il giorno dopo.
Arrivati, la madre rimase stupita della vista sul mare e così decise di andarci, mentre Elena sarebbe stata in camera d’hotel a sistemare i suoi vestiti.
Quando la madre tornò in stanza vide Elena morta sul letto, ma non cera sangue, quindi la madre affermò che era stata soffocata. Presa dal panico, vedendo la figlia morta, chiamò il più professionale detective, Alberto, che iniziò a indagare.
Dopo un po’ di indagini, Alberto iniziò a sospettare della madre e della addetta alle pulizie. Così iniziò a indagare sulla madre. Questa disse che al momento del delitto era in spiaggia, mentre la signora della pulizie disse che quando era entrata per pulire Elena stava ancora bene.
Il detective di nascosto controllò le telecamere della stanza è arrivò alla conclusione che era stata la donna delle pulizie,  perché avendo visto le telecamere aveva visto che era lei che aveva preso il cuscino e l’aveva uccisa. Così il detective la chiamò e le chiese perché l’avesse uccisa e lei rispose che era gelosa della sua ricchezza e quindi l’aveva uccisa per rubarle i soldi, ma non c’era riuscita, perché aveva sentito i passi della madre avvicinarsi nella stanza e quindi era scappata dalla seconda porta per non farsi sorprendere. Però si era  dimenticata delle telecamere.
Il detective chiamò la polizia che l’arrestò. La madre, colpita al cuore dalla morte di Elena, si suicidò.

Giulia

 

POLLO E IL CASO DELLA CANDELA

Curiosità:  Pollo è un videogioco basato sui ricordi della mia infanzia (ovviamente, un mio gioco).Pollo è una creatura fantastica nata per far ridere, ma in questo caso… non proprio…Il nome… Beh… io e mia sorella lo abbiamo chiamato così perché è un personaggio comico che ha l’intelligenza di un pollo… (nel senso che fa ridere perché è stupido).

Ed ora… La storia
Con i suoi artigli affilati strappò le sue interiora dal corpo, il poverino rimase vuoto, il suo corpo venne gettato in un camino acceso, ma qualche pezzo di lui rimase integro e non diventò cenere, la stanza con il pavimento rosso (non rosso di suo), era tutta bagnata di qualcosa di… appiccicoso?
Poteva essere sangue come poteva essere un semplice succo di frutta sparso sul pavimento…
E così, io, l’investigatore Pollo entrai in scena…

Con i miei gadget scannerizzai praticamente ogni oggetto sospetto in quella casa, come un coltello o ogni altro tipo di oggetto che potevsse essere utilizzato per un omicidio, però, senza alcun risultato, le armi c’erano ma nessuna di esse aveva un DNA diverso da quello della vittima.
<<E questo cos’è?>> dissi con tono misterioso prendendo in mano una candela comune tutta sciolta; solo dopo averla presa, trovai il corpo della vittima, poveretto, era ridotto malissimo, aveva un buco sulla pancia, non aveva più il naso e mancava un solo occhio, inoltre aveva un sacco di cera sul collo, insieme a un segno di bruciatura.

Non c’era alcun dubbio, l’assassino era proprio spietato e crudele, ma in una maniera assurda; ma se fosse un suicida? No, non è possibile, aveva unghie affilate come coltelli nella schiena, poteva essere un animale l’assassino… il caso si infittisce… per un po’ lasciai stare e tornai a casa. Tornai ed accesi la tv, “Benvenuti in questa edizione del telegiornale della mezzanotte, se non state dormendo, siete strani. Tigre scappata dallo zoo, di enormi dimensioni, con artigli affilatissimi, chi la trova verrà ricompensato con la cifra di un trilione di dollari, ed ora ULTIMA ORA: la gelateria più frequentata del paese riapre, correte subito” e spensi la tv.

<<C’è solo una cosa da fare ora!>> dissi io, arrivò all’ultimo secondo il mio assistente Fred e disse: <<Cercare la tigre che è il sospettato numero uno?>>, ed io risposi: <<No>>. Ci fu un attimo di silenzio e poi dissi <<VADO ALLA GELATERIA!!!>>.

Come un idiota ci andai, anche se era mezzanotte e in teoria doveva essere chiusa.
<<Che cosa desidera signore?>> disse il signore dei gelati, <<io vorrei un->> venni subito interrotto da un ruggito. Rincorsi per tutta New York la tigre finché non andai a sbattere contro un tavolo. Strano un tavolo nel parco, ma vabbè. Mi rimisi a correre anche se facevo fatica, finché non andai a sbattere contro… <<Oh… Dovevo finire proprio qui?>> dissi, mi ritrovai la testa dentro la gola della tigre, anche se non vedevo, la presi per la testa e la lanciai, così, ne uscii vivo, la presi e la appoggiai su un marciapiede, <<Ah però eh… sei bella grassa tigrotta>> dissi, però mi accorsi che era una tigre in attesa di molti cucciolini, allora la aiutai, ne uscirono tre bei tigrotti, ero soddisfatto (e anche un po’ schifato…) del risultato. Ero pieno di… (umph… Come posso dirlo in modo da non farvi vomitare…) “Liquidi di tigre”. All’improvviso vomitò l’intestino della vittima… (Scommetto che vi starete dicendo “bleaaah”). Il giorno dopo, riconsegnai la tigre allo zoo, ricevetti la ricompensa e vissero tutti (tranne il povero defunto) felici e contenti.

Wow… da come ho chiuso la storia sembrava una favola… vabbè, pazienza!

Alessio

 

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