Questa storia si sviluppa in Egitto, dove i protagonisti sono 3 ragazzi: Aziz, originario del Cairo ma cresciuto in Francia, Ibrahim nato e cresciuto in Egitto, Patrick migliore amico di Aziz, e Margot giovane archeologa.
Erano stati invitati dallo zio Misha a stare da lui, come vacanza.
Aziz un ragazzo molto curioso che sognava da tempo di andare in Egitto, vive un sacco di avventure. Secondo lui la cosa che conta di più è l’intuizione, “la voce del cuore”.
Lui dice che se fossimo tutti uguali non sarebbe bello, dobbiamo imparere ad accettarci, se no le religioni diventano un motivo di odio tra gli uomini, la fede in Dio, invece dovrebbe spingere ad aiutarsi e a capirsi. Dovrebbe aprire le menti non chiuderle.
Ed ha proprio ragione, se fossimo tutti uguali non avrebbe senso fare nuove conoscenze perchè siamo tutti uguali.
Il bello di essere diversi tra religioni è che questo non ci divide ma ci unisce.
Alla fine questo libro mi è piaciuto tanto, c’è molta suspense ed è un giallo, misterioso e pieno di colpi di scena…
Raffaella
