Cercenà V., Una gatta in fuga

A Damasco viveva una gatta di nome Jamyla. Abitava in una casa con il Vecchio Saggio, con la mamma e i suoi fratellini.

All’ improvviso uno scoppio fece spaventare Jamyla e il Vecchio Saggio, il quale fece fuggire i gattini. Mentre Jmyla scappava, incontrò una bambina di nome Alya che diventa la sua nuova padroncina. Insieme alla famiglia di Alya, la gatta deve affrontare un lunghissimo viaggio per raggiungere la Francia, per mettersi in salvo.

La storia del viaggio è raccontata proprio da Jamyla che, attraverso le sue emozioni, ci ha fatto capire che è difficile lasciare la propria casa in un attimo.

Ci è piaciuto quando Alya trova il coraggio di portare la gatta con sé, anche se i genitori non volevano. Ci ha emozionato quando, dopo essersi perse di vista sulla nave, si ritrovano in un campo profughi in Italia, grazie all’aiuto della figlia del veterinario. Questo libro parla di coraggio e amicizia, ci è piaciuto.

Ecco la pagina più bella letta da Mattia e Federico:

Arriviamo in un posto che chiamano “confine”. Intorno non vedo nessuna differenza fra la terra da dove siamo venuti e quella nuova dove siamo entrati. Ci sono soltanto molti uomini che fanno paura e hanno in mano uno di quei bastoni di ferro che sputano fuoco: l’ho visto in una figura che il Vecchio Saggio aveva appesa al muro.

Ci fanno scendere tutti e parlano forte, sembra che abbaino. Poi ci mandano dentro uno stanzone dove c’è odore di cibo.

Muna, la piccola della famiglia di Hassan, e Ferid girano dentro il cerchio delle donne, mentre Alya chiede alla mamma il permesso di andare fuori, nel piazzale.

– Non ti allontanare troppo!

– Finalmente! – miagolo uscendo dallo zaino.

Capisco che Alya fa del suo meglio, non deve essere facile portare con sè un gatto, anzi una gatta, di nascosto! Ora per esempio, non sa dove versarmi l’acqua.

Una voce ci fa sobbalzare: – Puoi metterla in questa scatoletta vuota.

E’ il bambino che si è seduto accanto a lei durante il viaggio, mi sembra che si chiami Eliaz.

Classe III B

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